Un condimento gustoso e saporito, ma al contempo delicato, che a tavola conquisterà tutti!
Ingredienti per 2 persone
- 20 gr di basilico fresco
- 15 gr di pecorino grattugiato
- 35 gr di parmigiano reggiano grattugiato
- 10 gr di pinoli
- 40 ml di olio Evo
- 1/2 spicchio di aglio
- qb sale grosso
Il pesto alla genovese è uno dei condimenti più amati, che spesso acquistiamo sugli scaffali del supermercato per risolvete un pranzo od una cena all’ultimo momento.
Parliamoci chiaro: i pesti in barattolo non sono malaccio (soprattutto alcuni), ma una volta assaggiato quello fatto in casa sarà davvero difficile tornare indietro!
Oggi vi daremo la ricetta e tutti i consigli utili per preparare a casa vostra un pesto alla genovese il più possibile simile a quello “vero”: raggiungere la perfezione della signore liguri è impossibile, ma stiate pur certi che vi leccherete comunque i baffi!
Il vero pesto alla genovese si fa con mortaio e pestello!
Non si scappa: per il vero pesto, quello secondo tradizione, dovete dimenticarvi di mixer e frullatori, ed armarvi di un po’ di pazienza ed olio di gomito! Non è una questione di masochismo o di nostalgia dei tempi andati, perché i motivi per utilizzare il classico mortaio sono più d’uno:
- Con questa metodica, le foglie vengono schiacciate e non tagliate, sprigionando al meglio tutti gli oli essenziali al loro interno.
- Le lame del frullatore alterano il sapore del pesto, rendendolo più “metallico”.
- Il calore prodotto dal frullatore tende ad ossidare le foglie di basilico, che sono molto delicate, e diventano subito più scure.
Se volote un risultato perfetto, munitevi di un mortaio in pietra o marmo grezzo (la superficie non perfettamente liscia aiuta a schiacciare meglio le foglie) e di un pestello in legno, che dovrete utilizzare con un movimento rotatorio per schiacciare le foglie sul bordo, e non per martellarle sul fondo, come molti erroneamente fanno.
Se non possedete un mortaio, o comunque non volete saperne di utilizzarlo, il nostro consiglio spassionato è quello di optare per un mixer con le lame in plastica, che non alterano il sapore di basilico, e di utilizzarlo alla velocità minima: frullate per qualche secondo, interrompete e poi ricominciate, in modo che il basilico non si surriscaldi troppo. Per evitare questo inconveniente alcuni consigliano di tenere il mixer in frigo per almeno 1 ora prima di utilizzarlo: provare per credere!
Per il pesto alla genovese serve il basilico genovese!
Non è una questione di pignoleria, ma di gusto, perché il basilico ligure ha un sapore più delicato e non ha quel sentore di menta tipico di quello meridionale (che è buonissimo, ma più adatto ad altre preparazioni).
Lo riconoscerete perché ha foglie più piccole, di forma ovale e convesse, di color verde tenue.
Se proprio non riuscite a procurarvelo non preoccupatevi: cercate di acquistare del basilico fresco, colto da poco e avrete comunque un buon risultato.
Una volta acquistato, ricordate che le foglie devono essere schiacciate da asciutte, e non devono assolutamente essere stropicciate prima di utilizzarle, perché in questo modo tendono a perdere gli oli essenziali e ad ossidarsi:
- Lavatele molto delicatamente, una per una, con un panno umido.
- Una volta perfettamente asciutte, mettetele nel mortaio intere.
- Per facilitare il “pestaggio”, aggiungete esclusivamente sale grosso che, con la sua azione meccanica, vi aiuterà a schiacciare le foglie in maniera omogenea.
Il pesto alla genovese si conserva in frigorifero, in un contenitore ermetico, per 2-3 giorni, ma potrete anche metterlo in piccoli barattoli e surgelarlo, per averlo sempre pronto al momento del bisogno!
Detto questo, non ci resta che augurarvi buon lavoro e lasciarvi alla nostra ricetta!
Procedimento
- Pulire le foglie di basilico delicatamente con un panno morbido bagnato.
- Mettere nel mortaio l’aglio sbucciato e pestarlo finché non diventa una crema.
- Aggiungere il basilico ben asciutto ed un pizzico di sale grosso.
- Schiacciare il basilico contro le pareti del mortaio ruotando il pestello da sinistra verso destra, ruotando contemporaneamente il mortaio nel senso contrario.
- Dopo che la crema avrà assunto un colore verde brillante inserire i pinoli ed amalgamarli al resto.
- Aggiungere il formaggio un po’ alla volta e per l’ultimo l’olio a filo, continuando a mescolare ficnhé la salsa non diventerà omogenea.